Stavolta l’inclusione nella rubrica non è del tutto meritata: dovremmo parlare di fanatismo, più che di pregiudizi; l’autore è infatti un blogger che si fa chiamata Il Jester (il giullare) e che ha così commentato la dichiarazione – in occasione della recente visita in Italia di Erdoğan – del premier Mario Monti, favorevole all’ingresso della Turchia nell’Unione europea:
Secondo Monti, l’Italia sosterrà l’ingresso di un paese islamico in Europa che rinnega il genocidio armeno e considera reato solo parlarne. Che dire? L’opera di demolizione della Cristianità e della cultura occidentale prosegue. E questa volta a opera di un «impiegato di banca». Datemi qualcosa da bere che mi sento male…
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Si tratta del solito babbione che ha fatto suoi i peggiori luoghi comuni rispetto alla civiltà islamica in generale visto che il suo cervellino non è in grado di elaborare nulla di suo.
La Turchia è un paese affascinante ed ha fatto grandi progressi in campo civile grazie all’AKP anche se molto lavoro resta da fare, la questione del riconoscimento dell’olocausto armeno è tra queste ritengo ed è abbastanza ironico e tragico che in occidente esista il reato di negazione dell’olocausto mentre in Turchia esista il reato di parlare di olocausto.
Il trio Gul Erdogan Davotoglu ha iniziato molto bene sul principio di “zero problemi con i vicini” ma poi i fatti si sono evoluti in modo molto diverso tanto che alcuni arguti giornalisti turchi sbertucciano il povero Prof. Davatoglu e dicono “nessun vicino senza problemi”, la politica estera turca è incomprensibile ed illogica, arrogante e con continue minacce di ricorso ad azioni uniltareli(Cipro) o alla violenza(Siria) e con questo si ritrova pappa e ciccia con gli occidentali, inoltre hanno il vizietto di dare lezioni a tutti quelli che capitano loro a tiro e di cacciare il naso negli affari dei vicini (Iraq), non si capisce se sia l’impostazione scolastica professorale del duo ( Gul sembra di levatura superiore) oppure di un risorgente neo ottomanismo che stà ampiamente sulle scatole ai vicini per non parlare dell’atteggiamento ondivago con l’Iran e dell’appoggio alle bande armate di mercenari che insanguinano la Siria. Vista la complessità della situazione interna etnica e religiosa interna l’AKP dovrebbe essere molto più prudente nell’appoggiare la fazione sunnita iraqena (a meno che non agisca come “proxy” in nome e per conto di qatarioti sauditi e americani).
Il premier Mario Monti non ama in modo particolare la Turchia o la Mongolia, esegue solo fedelmente gli ordini di oltre oceano.